Mettersi a nudo
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Articolo pubblicato sulla rivista Olisticamente di Danilo Calandra e Jenny Paola Tacconelli – autunno 2023
Eccoci di nuovo in autunno. Riaprono le scuole e cadono le foglie, è tempo di raccolta ma anche di semina; è tempo di cambiare i nostri vestiti e quindi, per prima cosa, di mettersi a nudo.
Mettersi a nudo significa vincere le resistenze al cambiamento, rendersi volutamente vulnerabili, dirsi la verità dinanzi ad uno specchio, smetterla di nascondersi e quindi liberarsi totalmente di quelle bugie che ci raccontiamo, consciamente o inconsciamente, auto-sabotandoci.
E’ tempo di lasciare andare ciò che ha fatto il proprio corso, di lasciare andare ciò che non ci rende fieri di noi stessi. Per farlo bisogna accettarsi, perdonarsi, trovare il coraggio di spogliarsi completamente, buttare via i vecchi vestiti e indossarne di nuovi, liberandosi di quei sensi di colpa calcificati e della sensazione di non essere in pace con se stessi.
Cercare di cambiare o cancellare ciò che ci danneggia è decisamente inutile; tutte le emozioni, soprattutto quelle negative, vanno accettate per quello che sono, accolte a braccia aperte per poi trasformarle in una sensazione tangibile di pura pace interiore.
E’ il momento di liberarci da quei freni che ci tengono ancorati ai nostri sensi di colpa e all’incapacità di perdonare noi stessi e chi ci ha ferito.
E’ il momento dell’accettazione totale, della consapevolezza e della presa di coscienza che tutto parte da noi, che siamo “noi” gli unici artefici di ciò che ci accade.
Le emozioni negative ci tengono in pugno se non le affrontiamo e non sono lì per rovinarci la vita ma per cambiare forma, per assumere una diversa sembianza, un diverso aspetto, per essere trasformate in qualità positive.
Il rancore, la gelosia, la paura, l’ansia, il senso di inadeguatezza, la frustrazione e il senso di colpa sono sentimenti negativi, le nostre zavorre, i nostri più tenaci freni; se anche uno solo di questi sentimenti ti appartiene, non lottare per cercare di eliminarli ma accettali, trasformali, cambiagli aspetto e forma, in una parola: trasmutali.
Per farlo devi smetterla di lamentarti: comincia ad abbracciarti, accettati con tutte le tue negatività,
“amati a più non posso”, abbraccia tutto di te anche quello che non ti piace,
perdonati ogni mancanza e, se hai l’impressione che siano gli altri la causa del tuo malessere, non affannarti nel tentativo di perdonarli ma prenditi la responsabilità di tutto ciò che ti riguarda, che ti accade, che dici, che fai, che senti e che ricevi.
Ribalta la falsa concezione che ad avere la meglio su di te siano gli altri o il caso o il destino. Trasmuta.
Trasmutare un emozione vuol dire cambiare la rabbia in pace interiore, la gelosia in amore, la lamentela in accettazione, la sofferenza in gioia.
Quando ti assale un sentimento negativo, cerca il pensiero che lo sta alimentando, non opporre resistenza, accoglilo dentro di te, dagli una forma, un odore, un colore e magari anche un sapore; dagli potenza, lascialo ardere dentro di te;
prova a chiudere gli occhi, a respirare lentamente e profondamente, immagina quell’emozione come una luce che si muove dentro di te, dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso al ritmo del tuo respiro;
lascia che lentamente si espanda andando a riempire ogni spazio dentro di te, poi lasciala uscire insieme al tuo respiro, permettile di avvolgerti completamente dall’esterno; avvertila su tutta la pelle,
lascia che quella luce si allontani poi dal tuo corpo seguendo il respiro e assumendo una forma diversa che puoi vedere chiaramente lì davanti a te;
dalle la forma che vuoi, permettile di trasformarsi fino a prendere le sembianze di un bambino o una bambina (magari proprio te stesso/a quando camminavi appena), accoglilo/a tra le tue braccia, accarezza i suoi capelli, sentine il profumo della pelle, stringerlo/a al tuo petto e rassicuralo/a.
Quando il suo cuore e il tuo si saranno calmati, lascia che avvenga il processo a ritroso: osserva il bambino che si allontana lentamente da te, che torna ad essere una luce che ti avvolge completamente scaldandoti e che poi rientra in te con il tuo respiro.
Questo è un’ottimo modo per trasformare un’emozione nel suo esatto contrario ma non devi opporre alcuna resistenza e vivere ogni passaggio con tutti i tuoi sensi.
Puoi fare altro: concentrati sulla consapevolezza che ogni emozione ha origine dai tuoi pensieri, che è solo roba tua, solo tu ne sei l’artefice unico; non devi far nulla per combatterla ma accoglierla con tutto l’amore di cui sei capace e trasmutarla, così, nel suo esatto opposto.
Siamo in autunno, è tempo di mettersi a nudo e cambiare i vestiti, l’alternativa è continuare a lamentarti e a credere alla bugia che ciò che ti accade non dipende da te.
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