Non servono buoni propositi.
Articolo pubblicato sul magazine “Olisticamente” nel mese di dicembre 2023
Tempo di lettura: 3 min
Siamo a dicembre, un altro anno sta arrivando al capolinea e, come ogni volta, ci accingiamo a dichiarare i nostri buoni propositi per il prossimo anno.
Ci ripetiamo che le cose cambieranno, cominceremo ad avere più cura di noi stessi, non ci lasceremo più distrarre dagli eventi negativi e ci dedicheremo a questo o a quel progetto, a questa o quella persona, la smetteremo con le abitudini dannose, il fumo, l’alcool, la pigrizia, il cibo spazzatura, amicizie tossiche e chi più ne ha più ne metta.
Crediamo di essere nel momento giusto per tirare le somme di un’annata tutto sommato insoddisfacente, dimenticando che il momento per guardarsi allo specchio non è la fine dell’anno ma ogni mattino al risveglio, ogni sera dopo la doccia, ogni momento in cui vediamo riflessi noi stessi in una vetrina camminando in città; dimenticando anche tutte le cose che hanno funzionato finora, le parole amorevoli ricevute o dette ad un amico o a un familiare, tutte le azioni volte a regalare un sorriso a chiunque, i successi, piccoli o grandi, ottenuti fin qui.
Usiamo lo specchio per vedere se siamo ben vestiti, se i capelli sono a posto, per accertarci di essere pronti a mostrarci agli altri. Se qualcosa non ci convince, di certo non cambiamo lo specchio, magari cambiamo il vestito. Se ci vediamo stanchi o poco in forma non servirà mandare lo specchio in frantumi, servirà invece guardarsi con amore e regalarsi immensi sorrisi.
Lo specchio riflette ciò che ha dinanzi ed ha la capacità di cambiare l’ambiente intorno a noi.
Siamo a dicembre ma potremmo essere in qualsiasi momento della nostra vita e in qualsiasi altro posto nel mondo, ogni specchio rifletterà solo ciò che facciamo di noi stessi. Se vogliamo cambiare qualcosa dell’ambiente intorno a noi, delle nostre abitudini, del mondo e della nostra immagine riflessa dobbiamo cambiare ciò che lo specchio rifletterà. Esso è come un amico fedele che appoggia sempre ciò che diciamo o facciamo e che mai ci tradirà.
Se vogliamo cambiare il mondo fuori dobbiamo cambiare il mondo dentro di noi.
C’è bisogno di cambiare la nostra spiritualità, la percezione di noi stessi; servirà dirci parole amorevoli e darci pacche sulla spalla. Tutto ciò che gravita intorno a noi, ambiente, persone, eventi, situazioni di ogni genere sono il riflesso del nostro comportamento del passato e poco o nulla possiamo fare ora per cambiare le cose; ma siamo nel presente e possiamo influenzare il nostro prossimo futuro da subito, cominciando a guardarci realmente nello specchio, soffermandoci sulle nostre capacità, il nostro cuore, i piccoli o grandi successi ottenuti. Chiedendoci cosa vogliamo essere o diventare e concentrandoci intensamente sulle nostre risposte in modo da influenzare ogni aspetto della nostra vita, permettendo allo specchio di riflettere ciò che più amiamo di noi stessi.
Esiste una legge dello specchio: riflettere fedelmente ciò che ha dinanzi, più esattamente riflette ciò che siamo, che facciamo e che desideriamo.
Possiamo immaginare specchi ovunque, anche nelle persone che incontriamo.
Possiamo considerare tutto un enorme e immenso specchio intorno a noi. Siamo gli unici responsabili di ciò che ci accade, di come stanno andando le cose intorno a noi e per noi. Facendolo e acquisendo questa potente consapevolezza potremo influenzare ogni cosa.
Possiamo farlo cominciando con il chiederci: “chi siamo e chi vogliamo essere?”; “cosa facciamo e cosa vogliamo davvero fare?”; “in che mondo viviamo e in quale mondo vorremmo vivere?”; “chi sono le persone intorno a noi e come vorremmo che fossero?”. Facciamolo adesso, diamo risposte sincere, magari scriviamole da qualche parte per poter tornarci su ogni giorno, creiamo una nostra identità, crediamoci fermamente e costantemente senza cedere un istante neanche dinanzi ad eventi destabilizzanti. Creiamo il nostro paradigma e non molliamolo più.
Lo specchio rifletterà ciò che vogliamo essere, ciò che pensiamo, le parole che ci diciamo, i desideri che vogliamo realizzare e l’ambiente intorno a noi con le nostre relazioni e le nostre attività. Le nostre giornate cambieranno secondo il nostro nuovo paradigma. Non servono buoni propositi per il futuro, serve un lavoro interiore adesso, qui, nel presente, servono risposte sincere e la consapevolezza di essere gli unici artefici di tutto il nostro mondo. Siamo gli unici responsabili di tutto ciò che ci riguarda, abbiamo un potere immenso, talenti inesplorati, capacità sconosciute anche a noi stessi.
Cominciamo a cambiare dentro di noi se vogliamo cambiare “fuori”.
Non servono buoni propositi, serve scavarsi dentro, darsi risposte sincere, cambiare il nostro paradigma, la nostra identità.
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