Ciò che è più importante per te e cui tieni di più, è identificabile come “il TUO personale VALORE”. Che cosa è importante per te? Cosa da VALORE alla tua esistenza? Che cosa dà valore alla vita dei tuoi figli, dei tuoi allievi? Che cosa trasmetti per rendere migliore la generazione che hai la fortuna, e la grande responsabilità, di “plasmare” e che sarà la “generazione del futuro”?
Sono domande importanti quanto i valori stessi, perché la scelta e la consapevolezza dei tuoi personali valori sono davvero indispensabili per dare uno scopo chiaro alla tua vita e anche per rendere migliore la vita di chi inizia la sua partendo da te.
Grossa responsabilità quella dell’educatore, così come grossa è stata la responsabilità dei nostri genitori e dei nostri insegnanti. Se i nostri “vecchi” sapevano perfettamente cosa è importante per vivere una vita sana e felice, dobbiamo saperlo anche noi, solo così aiuteremo i nostri giovani a tenere ben saldi valori come il rispetto, l’onestà, la famiglia, la sincerità e la libertà (questi sono solo alcuni dei valori più quotati).
“I nostri valori” – per Robert Dilts, una delle menti che ha costruito l’approccio della programmazione neuro-linguistica (PNL) – “sono delle bussole che ci orientano nel mondo”. “Se ad esempio un tuo valore è la libertà, è probabile che tutta una serie di scelte per te importanti e le azioni che ne conseguono, abbiamo come finalità soddisfare questo valore”. Secondo Dilts “i valori sono le porte di accesso a quegli stati emotivi che vogliamo provare”.
Stabiliamo quindi quali sono i nostri valori, che cosa è importante per noi e per la nostra vita, rivolgiamo a noi stessi le domande giuste, scriviamo una lista dei valori in cui ci identifichiamo e poi verifichiamo come essi condizionano il nostro atteggiamento. Osserviamo anche, con attenzione, come gli altri reagiscono in nostra presenza.
Siamo coerenti? “Vivere seguendo i nostri valori significa agire coerentemente con il nostro personale senso della vita “. Le nostre azioni sono coerenti con i valori che vogliamo trasmettere?
E’ troppo importante che ci sia coerenza nelle azioni degli adulti, perché i valori vanno trasmessi attraverso l’esempio più che attraverso i consigli e le parole. Un adulto incoerente trasmette solo confusione.
Ci saranno poi valori che si acquisiranno attraverso le esperienze di vita, durante l’adolescenza, ma quelli trasmessi nel periodo dell’infanzia difficilmente saranno dimenticati o sostituiti con altri. Un giovane che vive in una famiglia che ne infonde di importanti come amore, onestà e il rispetto, difficilmente poi ne sceglierà diversi o non derivanti da questi.
Lo psicologo Rolando Tavolieri scrive: “Essi rappresentano ciò che è bene per noi, ciò che è giusto, e il loro opposto è ciò che è male, ciò che è sbagliato”, condizionano il modo di vivere la vita, le azioni e le relazioni”.
Sono d’accordo anche con lo psicoterapeuta Steve Andreas quando sostiene che la capacità di agire in conformità con i propri valori equivale ad avere una buona autostima; non è una novità, infatti, che per migliorare la propria AUTOSTIMA bisogna che ci sia chiarezza con noi stessi, con quello che è importante per noi, con quelli che sono, appunto, i nostri valori.
Allora ti stai chiedendo cos’è più importante per te? Quali cose rivestono maggior importanza? E’ possibile che esse siano legate da uno stesso valore?
Nel 2009, in un sito che tratta di PNL, trovai degli spunti interessanti, il blogger, del quale purtroppo non ricordo il nome, sosteneva che “ognuno di noi ha una ben definita scala di valori e questi non sono altro che le nostre fortissime convinzioni” che necessariamente condizionano il nostro comportamento, le nostre parole e i nostri pensieri.
Niente di nuovo fin qui, ma la cosa che trovai interessante fu la divisione in valore mezzo e valore effetto, gerarchicamente divisi, che ora ritrovo spesso in altri più recenti articoli ma che allora per me fu illuminante. 😉
A proposito di scala gerarchica dei valori, c’è da rilevare che molti di essi sono condivisi dalla maggior parte delle persone e che la differenza è data proprio dalla gerarchia in cui sono stati collocati.
A proposito di distinzione tra “valore mezzo” e “valore fine” si può fare un esempio: la libertà è un valore fine perché è esattamente ciò che vuoi raggiungere per stare bene; la famiglia è un valore mezzo perché rappresenta il mezzo con il quale raggiungere il benessere e vivere emozioni (fine ultimo) che ci fanno stare bene. La famiglia dà amore, affetto, serenità e sono queste le emozioni (le cose importanti per noi: i valori) che ci faranno stare bene.
Bisogna avere le idee chiare e stabilire perfettamente la nostra personale scala gerarchica.
Mettere due valori sullo stesso livello creerebbe non poca confusione e talvolta frustrazione, così com’è bene concentrarsi sui valori veri e immediatamente riconoscibili e fruibili e non confondersi, per esempio, seguendo distrattamente il cosiddetto valore mezzo.
La prima volta che presi carta e penna e mi accinsi a elencare i miei valori, mi resi subito conto che potevo metterne giù un bel po’, ma poi considerai un valore assoluto per me: il RISPETTO, perché racchiude in sé tutte le cose importanti. E’ un valore mezzo? Io lo chiamo il “VALORE MADRE”, non solo perché mi è stato trasmesso proprio da mia madre ma perché racchiude le cose che per lei sono importanti e che ora lo sono anche per me.
L’amore, la famiglia, la tolleranza, il dialogo, l’amicizia, la coerenza, l’educazione, la felicità, la giustizia, la gratitudine, la libertà, l’onestà, la responsabilità, la sincerità, l’umiltà, la creatività, non sono tutti valori importanti? Non rientrano tutti nel “valore madre”? Il RISPETTO appunto.
Lei, mia madre, è stata l’incarnazione del valore RISPETTO, che ha sempre manifestato nei confronti di tutti e di tutto e in particolare del suo uomo, mio padre. Esigeva da noi figlie il rispetto per papà, ma lei davvero ne era l’esempio evidente. Il suo rispetto si leggeva in ogni cosa, in ogni comportamento, rispetto per le cose, per le persone, gli animali e l’ambiente. Nel suo RISPETTO non c’è forse amore, senso della famiglia, tolleranza, amicizia, educazione, giustizia, gratitudine, onestà, sincerità e umiltà?
Ed è stata coerente per oltre settant’anni. Ed io sono stata fortunata: ho avuto un ottimo esempio.
Torniamo a noi. Che devi fare in concreto?
- capire quali sono le cose che ti fanno stare bene (i tuoi VALORI);
- fare un elenco di priorità, stabilire cioè una gerarchia, una vera scala delle cose per te importanti;
- accertati che nessun valore sia sullo stesso gradino, eviterai così di fare confusione e di confondere chi da te deve apprendere i tuoi valori;
- essere coerente con i VALORI scelti: ogni tuo comportamento deve rispecchiarli;
- controllare se i tuoi comportamenti ricevono feedback positivi. Osserva come si comporta chi ti osserva, chi ti è vicino;
- infine: se i tuoi VALORI ti fanno stare bene, non abbandonarli MAI.
Ah, ce n’è ancora una: mostrati con le idee chiare, a proposito di valori, con i tuoi figli, i tuoi allievi ecc., li aiuterai a non confondersi, a trovare i loro personali valori, a vivere il futuro con chiarezza d’intenti.
Quali sono i tuoi valori? Scrivine almeno UNO qui sotto e scrivi COME il tuo valore condiziona i tuoi comportamenti e quello degli altri intorno a te.
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