“RIVOLUZIONE COPERNICANA” IN PEDAGOGIA
JOHN DEWEY
(1859 – 1952) pedagogista, filosofo e pensatore sociale.
La sua fu una “rivoluzione copernicana” in pedagogia: “il bambino non è un adulto incompleto o in miniatura, la sua vita non è una semplice preparazione alla vita adulta, egli ha un valore in sé in quanto essere in sviluppo progressivo”. Concezione da tenere bene a mente quando teniamo per mano un bambino o accompagniamo un adolescente, questo consentirebbe di avere maggiore rispetto nei confronti di chi abbiamo la responsabilità di educare.
Dewey riprende le tappe di sviluppo psicologico nell’età evolutiva elaborate da Stanley Hall e le applica in campo educativo: dai 4 agli 8 anni il bambino vive immerso nell’immediatezza degli interessi e dell’azione; dagli 8 ai 12 anni ricerca oggetti che richiedono lo sviluppo di abilità tecniche e l’uso di strumenti; dai 12 anni in avanti il ragazzo inizia a possedere metodi e strumenti intellettuali.
L’educazione coincidere con i processi di socializzazione e, in quanto tale, è uno strumento fondamentale per la costruzione di una società democratica. Per questo motivo, secondo Dewey, nell’educazione coesistono un fine individuale e un fine sociale.
qualche notizia su John Dewey: nacque il 20 ottobre a Baltimora nel Vermont (USA) dove si laureò nel 1884 presentando una tesi in psicologia. La sua famiglia, di modeste condizioni, era originaria dell’Inghilterra. Interessato al sistema scolastico, intraprese viaggi in Cina, Giappone, Turchia, nell’Unione Sovietica” per vedere da vicino il sistema scolastico di questi paesi. I suoi libri: Logica: teoria dell’indagine (1938); Le fonti di una scienza dell’educazione (1929); Democrazia e educazione (1916); La scuola e il fanciullo (1913); Come pensiamo (1910); Scuola e società (1899); Il mio credo pedagogico (1897).
Nella sua più celebre opera “Il mio credo pedagogico”, la concezione pedagogica di Dewey viene sintetizzata in 5 punti fondamentali:
1) l’istruzione è frutto della partecipazione progressiva dell’individuo al patrimonio comune del genere umano;
2) l’istruzione è un processo sociale e la scuola è il fulcro di questo processo;
3) il centro dei programmi d’insegnamento è l’insieme delle attività del bambino nel quadro sociale;
4) il concetto che deve guidare l’insegnamento è l’attività del fanciullo;
5) l’istruzione è il fondamento del progresso sociale e politico.
Concetti pedagogici tenuti in scarsissima considerazione dalla nostra scuola, purtroppo!
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