L’arte di sbagliare alla grande
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Che cosa poteva capitarmi di meglio in questo periodo della mia vita, se non un libro con questo titolo?
L’arte di sbagliare alla grande, un libro di Enrico Galiano che mi è piaciuto moltissimo.
Premetto che finiscono per piacermi quei libri che mi assomigliano, cioè che avrei volentieri scritto io se ne fossi stata capace, oppure libri che mi ricordano di aver perso di vista alcune cose importanti per me.
In entrambi i casi sono libri che trattano argomenti che condivido, che fanno già parte di me, del mio modo di vedere le cose, del mio modo di vivere.
Poi finiscono per piacermi molto anche quei libri nei quali trovo cose apparentemente nuove, delle cose a cui non avevo ancora mai pensato ma, quasi sempre, molto prima di arrivare all’ultima pagina mi appare chiara la sensazione che anche quelle cose erano già dentro di me.
E poi ci sono i libri che non mi piacciono e vabbé…….. ammetto però che è da un po’ che non mi capita di leggerne, ora scelgo accuratamente le mie letture e anche i miei amici, conoscendomi ormai bene, non sbagliano un colpo quando decidono di regalarmene.
ne “L’arte di sbagliare alla grande” si legge:
Gli errori più grandi non sono negli istanti ma negli anni
L’arte di sbagliare alla grande è un invito a non temere di sbagliare, a cogliere l’errore come una opportunità di crescita personale ma anche un invito a soffermarsi su quegli errori che ognuno di noi ha commesso quando era bambino o, al più tardi, adolescente, e che continua a ripetere negli anni.
Un errore fatto tanti anni fa, che abbiamo leggittimato o forse dimenticato, ma che continua ad accompagnarci per tutta la vita. Si ripropone puntuale.
Quei momenti in cui abbiamo, per esempio, ceduto alla tentazione di mollare e perciò ancora adesso, dopo anni, di tanto in tanto continuiamo a farlo, continuiamo a mollare.
Un altro esempio potrebbe essere l’aver creduto a quello che i grandi dicevano di noi quando eravamo bambini, credenza che ci siamo portati dietro, nel nostro zaino della vita, sabotando la possibilità di essere altro, ancora oggi.
Insomma una bella fregatura, ma comprendere quale è stato il nostro primo errore, che sta condizionando l’intera nostra vita, sarà la chiave di volta per liberarcene definitivamente, a qualsiasi età e in qualsiasi momento.
L’arte di sbagliare alla grande
non è solo una elencazione di errori da ricercare e sfatare per riprendere in mano una vita, è anche tanto altro, ci sono esperienze e pensieri dell’autore e anche citazioni di grandissimi come Frued, Dante, Cohen e diversi altri.
Solo alcune:
Le persone giuste da frequentare sono quelle in cui ritrovi te stesso, le attività giuste sono quelle in cui manifesti il meglio di te.
“Capire chi sei” e “esserlo” sono due cose per essere felici.
Trasformare un difetto in un punto di forza, perché la bellezza si trova proprio nell’imperfezione
Non potrai mai dire di conoscere bene qualcuno, o te stesso, se non passi in rassegna tutti gli errori.
In questo libro l’autore si mette a nudo, racconta i suoi errori ma anche le sue esperienze da docente:
non apprezza il bianchetto che i ragazzi usano a scuola per tenere in ordine i quaderni, perché di fatto esso copre gli errori; educa alle domande e non alle risposte; preferisce la penna verde alla rossa o alla blu, per evidenziare anche le cose fatte bene e non solo gli errori lievi e gravi; per lui un compito fuori tema è uno spunto per approfondire la conoscenza di uno studente che sta esprimendo se stesso; dice ai suoi ragazzi che l’imperfezione ci rende umani e diversi gli uni dagli altri e che la ricerca della perfezione a tutti i costi non fa altro che privarci del piacere di godere proprio di quella mancanza necessaria a tenerci vivi.
“La vera perfezione è sentirsi sempre un cerchio che non si è ancora chiuso”.
“Perfetto significa infatti essere concluso, chiuso, finito . Se non sei perfetto vuol dire che non sei finito quindi sei ancora vivo”.
Su tutte mi ha colpita in modo deciso, una cosa semplice, quasi banale ma che sono certa sfugge a tanti di noi: non essere una persona “se”: se avessi fatto, se avessi detto, se avessi avuto ecc ecc; sii una persona “nonostante”: nonostante quanto mi sia accaduto ora sono qui, nonostante quell’ostacolo ce l’ho fatta, nonostante le difficoltà ho lottato, ecc ecc.
Un libro da leggere, presto o tardi, meglio ORA.
Ringrazio Enrico Galiano per averlo scritto e Filomena Piccirilli per avermelo regalato con un tempismo a dir poco disarmante.
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