Quando fare un passo indietro è la cosa migliore.
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Fare passi indietro non è una sconfitta.
Se lo fai ti sembra di aver mollato, di dover ammettere di aver sbagliato, di dovere delle scuse a qualcuno.
Fare un passo indietro significa anche evitare una reazione impulsiva o una confusione emotiva, vuol dire prendersi del tempo …. per ragionare.
Ma ci sono momenti in cui hai bisogno di fare un passo indietro, senza doverti scusare con qualcuno, senza rinunciare alla strada percorsa finora, significa semplicemente non reagire, stare fermo, aspettare.
Fare un passo indietro serve a proteggerti, a decidere di affrontare le cose con una visuale più chiara, esattamente come quella che hai se fai un passo indietro per vedere lo scorcio di un panorama. E’ un attimo importante, poi sarai pronto a riprendere ad andare avanti e lo farai con una visione diversa, più ampia, e con la meraviglia negli occhi.
Il passo indietro ti aiuta a vedere bene le cose ma soprattutto a non giudicarle da prospettive ristrette e a non temere di affrontarle.
Se ti immergi a capo fitto in un grosso problema, o in qualcosa di pericoloso, rischi di non capirne la portata, semplicemente ti lasci travolgere e facilmente reagisci con rabbia o con forza, uscendo inevitabilmente dal tuo spazio di amore.
I pericoli, i problemi, le delusioni, così come tutte le cose, se li guardi da lontano si ridimensionano. E’ una questione di prospettiva.
Fare un passo indietro è “non reagire” d’impulso, perché le nostre reazioni istintive non sono sempre state appropriate in più di qualche occasione.
Lascia che gli altri si muovano secondo i loro piani. Lascia che le cose accadano come gli altri ritengano sia meglio.
Tu lasciali fare, semplicemente “spostati” un attimo indietro e guarda con occhi non giudicanti, non timorosi, non prossimi ad una azione impulsiva.
Goditi il momento, ascolta il tuo corpo e il tuo cuore a prescindere dagli altri e rimettiti pronto per ripartire.
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