Giocare o avere giochi? C’è gioco e gioco!
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Giocare o avere giochi? C’è gioco e gioco!
Procurare troppi giochi non è la soluzione migliore, essi spesso sono persino dannosi in quanto spesso limitano l’immaginazione e alimentano il desiderio di averne sempre di nuovi.
Come per tante altre cose l’eccesso è sempre da evitare ma in questo caso difettare può risultare persino più salutare per i nostri giovanissimi cuccioli.
I bambini cercano sempre nuovi giochi e si aspettano che essi arrivino dagli adulti vicini a loro e, in alcuni casi, addirittura li pretendono.
Ma accontentarli in questo può rivelarsi dannoso.
Zie, zii e nonni adorano comprare regali per i loro nipoti perché adorano essere ricambiati con i loro sorrisi gioiosi e i loro baci e abbracci.
I nonni, gli zii e gli amici dovrebbero procurarsi quei baci e quegli abbracci in modo differente, anche arrivando a mani vuote.
Arrivare con un regalo tra le mani, infatti, è un desiderio forte per gli adulti che però, spesso, vedono il loro giochino presto abbandonato in un angolo della casa.
Perché tendenzialmente ogni bambino ha bisogno di immaginare i suoi giochi e non di trovarseli tra le mani belli e pronti all’uso.
Ci sono i giochi che si comprano nei negozi, che la tv pubblicizza e che gli adulti comprano. Sono quelli che presto finiscono sugli scaffali non più funzionanti o malconci, o mancanti di qualche pezzo.
Certo ci sono anche giochi da tavolo e di società che, oltre ad esse un mezzo per impegnare i più piccini durante la ricreazione o nei momenti in cui mamma e papà sono impegnati in altro, sono stati concepiti per favorire lo sviluppo intellettuale e le facoltà immaginative, e magari funzionano anche.
Ma i bambini sono i grado di immaginare e creare i loro giochi dal nulla e gli adulti involontariamente limitano questa loro immaginazione che invece andrebbe favorita e alimentata in tutti i modi possibili.
Bisognerebbe lasciarli giocare con ciò che c’è in giro,
in modo che possano immaginare il loro gioco, perché giocare non significa avere un giocattolo tra le mani, ma immaginare qualcosa da realizzare con la fantasia e con i mezzi a disposizione in casa, in giardino, in montagna, al mare, tra gli alberi, ovunque.
Giocare vuol dire dedicarsi ad un’attività piacevole, i bambini sanno giocare da soli, lo fanno anche in compagnia giocando a palla, a nascondino, a mosca cieca, a palla avvelenata, ma anche a carte o a bilie o con le bambole;
possono giocare modellando la creta, il pongo, la sabbia, costruire piccoli oggetti con materiale di risulta, fare disegni e colorarli, sfidarsi in gare di abilità servendosi del loro spazio e del loro tempo per mettersi in sana competizione con loro stessi e con gli altri.
Giocando imparano che non sempre si vince e che la sconfitta è un valore importante per affrontare nuove sfide, nuovi giochi.
E allora resistiamo alla tentazione di arrivare con grandi pacchi o pacchetti, allarghiamo le braccia e dedichiamoci a loro rispettando i loro spazi, la loro immaginazione e il tempo che dedicano al gioco con o senza di noi. Offriamo opportunità e tanto amore.
Un interessantissimo articolo che ti suggerisco è “LE DIFFICOLTÀ PSICOLOGICHE DEI BAMBINI CON TROPPI GIOCHI” tratto dal blog “L’anima fa arte”
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