Un abbraccio e sei subito in credito con la vita.
Se è vero che, come scrive anche Coelho, guadagniamo un giorno di vita ogni volta che con vero piacere abbracciamo qualcuno, allora io sono in credito con la vita. Abbraccio sempre volentieri e, da quando sono diventata un po’ più egoista, mi soffermo nell’abbraccio e cerco di tenerlo da 3 a 7 secondi almeno. Non sempre è possibile, ma ormai le persone che vedo più spesso, parenti, amici e colleghi, si sono “rassegnati” e si lasciano andare al mio “gioco dell’abbraccio”.
Non sono convinta che abbracciare allunghi la vita, ma sono certa che la migliora a entrambi notevolmente, in fondo per produrre un abbraccio bisogna essere in due. Per definizione, infatti, un abbraccio “è un gesto che consiste nello stringere le braccia e le mani attorno al corpo di un’altra persona. L’abbraccio richiede che i corpi delle persone interessate siano combacianti reciprocamente”. Proprio per questo qualche volta mi ritrovo ad abbracciare una persona a dir poco “legnosa”, cioè che subito s’irrigidisce, ma il miracolo è che piano piano, nell’abbraccio, anche l’altro si scioglie.
C’è chi dice che non serve abbracciarsi…tu prova a dissuaderlo con un abbraccio! Funziona sempre.
E’ una vera terapia, aiuta a sentirsi amati, più forti, fa sentire bene con se stessi, ci fa sentire meno soli e ci rallegra.
Quando abbraccio comunico più di quanto io possa fare con le parole, posso abbracciare per consolare da un dolore, per far sentire la mia vicinanza, per trasmettere amore, condividere la gioia di un risultato ottenuto, per salutare qualcuno che non rivedo da tanto o che non rivedrò per un po’. Posso abbracciare in tante altre occasioni e per esprimere tante altre emozioni. Un abbraccio, per sua natura, non ha bisogno di parole, posso farlo in silenzio e dire più di quanto possa fare il migliore “oratore” che c’è in me.
In ogni abbraccio c’è sempre un forte e chiaro: “io ci sono”, buono per ogni occasione e indispensabile per sentirsi bene e far sentire al sicuro. Abbraccio perché quando lo faccio mi amo di più, esprimo quello che sento, libero emozioni che, diversamente, sprecherei tenendole per me.
Un abbraccio è come un virus che attacca chi lo riceve, che subito lo ricambia e lo trasmette ad altri. Accadono cose fantastiche nei luoghi in cui ci si abbraccia di continuo. Un vero “virus vitale”.
Abbraccia e insegna a farlo, contagia pure senza indugi, stringi le braccia e le mani attorno a tuo figlio, ad un amico, un alunno, un collega ecc, e sarà come dire “ti amo” o “mi piace stare con te” o “puoi contare su di me” o “bello rivederti” e soprattutto “io ci sono”. Aiuti a far sentire meglio, rassicuri e subito ti senti meglio anche tu.
E se non ti ho ancora convinta/o, allora sappi che esistono evidenze scientifiche secondo le quali essere abbracciati abbassa la pressione sanguigna e aumenta il livello di Ossitocina (un ormone che riduce notevolmente i comportamenti aggressivi). Ti basta?
Tu quanti abbracci “confezioni” in un giorno? Aumentali e scrivi qui sotto i tuoi risultati.
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