EMOZIONE e CREATIVITA’
Stimolare la creatività nei bambini è fondamentale.
In un mondo bello come il nostro siamo spesso, purtroppo, circondati da persone che lamentano la mancanza del loro tempo, che fanno a gara a chi ne ha di meno, ed ognuno si sente inevitabilmente il vincitore.
Ѐ vero che oggi vi è una moltitudine di persone che fanno della loro vita un impegno continuo. Si vive, nella stragrande maggioranza delle volte, nella razionalità più totale, quella che opprime la creatività che da spazio, invece alle emozioni.
Oggi, infatti, l’educazione emotiva è lasciata al caso, non viene data ad essa la giusta e meritata importanza, i giovani finiscono per sentirsi sempre soli e depressi, probabilmente perché privi di quegli strumenti emotivi fondamentali per lo sviluppo di un maggior autocontrollo e di una maggiore auto-consapevolezza.
“Educare” significa guidare, condurre a un conveniente livello di maturità sul piano intellettuale e morale. Essa si presenta, quindi, come una pratica, una professione, che ha delle precise regole, ma, aspetto fondamentale, ha lo scopo di creare una profonda relazione con i giovani (Moreno, C. 2012).
L’educazione richiama quindi ad un lavoro comune, una riflessione condivisa all’interno di un contesto interattivo, al fine di creare uno “spazio del pensiero”, dove la mente ha la capacità di considerare insieme le cose che si osservano. Oggi, infatti, si sente spesso parlare delle emozioni dei bambini e dell’importanza di educarli a riconoscerle e gestirle.
Nonostante la loro piccola età, i bambini, nella loro conosciuta innocenza, sono capaci di provare diverse emozioni, alle quali, però, non attribuiscono il giusto nome, sono privi, quindi, della cosiddetta competenza emotiva, vale a dire la capacità di riconoscere, nominare e regolare in modo equilibrato le proprie emozioni.
La competenza emotiva, inoltre, sviluppandosi all’interno delle relazioni sociali, è un punto cruciale per stabilire a sua volta, sia buone relazioni interpersonali, sia quell’empatia che ci serve per comprendere gli stati d’animo altrui.
La presenza di una persona adulta, sia essa un genitore o un educatore, è di grande rilevanza in quanto il bambino, da solo, non imparerà mai a regolare le proprie emozioni, ad evitare quei comportamenti che possono essere pericolosi per lui e per chi gli sta intorno.
Quando un bambino, (0-3 anni), sperimenta un’emozione, ad essa corrisponde immediatamente un’azione, senza la mediazione del pensiero. È fondamentale sintonizzarsi con i loro stati d’animo, evitando di minimizzarli o svalutarli.
È importante sapere, infatti, che un bambino è un essere umano a tutti gli effetti, i suoi stati d’animo, le sue emozioni, i suoi piccoli sogni, sono parte integrante di lui, di quel piccolo ometto in via di sviluppo.
Sapere che vi è una persona al proprio fianco pronto ad ascoltarlo, capirlo e rassicurarlo, lo aiuterà ancor di più, in quanto il loro non riconoscere perfettamente il lessico emotivo, li porterà a non sentirsi protetti entro una base sicura.
Parliamo, quindi, di contenimento o dell’holding come direbbe Winnicot (1970), da parte dell’adulto di riferimento, ovvero fornire al bambino una fisicità capace i tranquillizzarlo e rassicurarlo, delle parole che possano aiutarlo ad esprimere ciò che lui riesce ad esprimere solo attraverso comportamenti capricciosi o rabbiosi.
Tutto questo ci porta a comprendere quanto le emozioni siano il motore principale di espressione per il bambino, il motore principale, inoltre, del suo sviluppo creativo. Sono molti gli studi che hanno confermato la connessione tra creatività ed emozione. Infatti, la creatività nei bambini è fondamentale per comunicare le loro emozioni e i propri stati d’animo.
Stimolare la creatività nei bambini è fondamentale in quanto li si aiuta a crescere in maniera sana, favorendo per di più lo sviluppo di una maggiore autostima e consapevolezza del proprio sé.
Infatti, per i più piccoli la fantasia adoperata all’interno del gioco è anche un mezzo fondamentale per manifestare bisogni ed emozioni, per stimolare la creatività, l’immaginazione e, soprattutto, i propri sensi.
Attraverso l’immaginazione, la loro mente si arricchisce di quella creatività capace di stimolare e rafforzare le proprie emozioni. I bambini, infatti, senza che ce ne rendiamo pienamente conto, sono capaci di emozionarsi di fronte al bello, a spaventarsi di fronte a ciò che li spaventa.
L’adulto si può posizionare vicino e osservare, senza influenzare la creatività del bambino, o commentare definendo i suoi gusti. Può, anzi, comunicare con lui aiutandolo ad esprimere ciò che vuole comunicare, favorire, così, una sintonia emotiva, cercando di far parlare il bambino.
Ci renderemo conto, quindi, di come i bambini hanno fortemente bisogno di capire, esprimere, e, soprattutto vivere le proprie emozioni, quelle belle ma anche quelle brutte. Ricordiamo, infatti, che aiutano a crescere, e loro, sono più forti di quanto pensiamo.
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