I fiori sbocciano perché devono

• PENSIERI dal libro “Vivere Amare Capirsi” di Leo Buscaglia:

• I fiori sbocciano perché devono, non perché c’è qualcuno a cui piacciono! Amate perché VOLETE amare. Date perché VOLETE dare. Fatelo per voi stessi e non per compiacere qualcun altro.
• Bisogna toccarci, stringerci, sorriderci, pensare l’uno all’altro, e curarci gli uni degli altri: siamo liberi di fare tutto ciò. L’individuo ricco d’amore deve ritornare alla spontaneità.
• L’unica ragione per avere qualcosa è donarla. E’ necessario diventare l’individuo più colto, più geniale, più interessante, più versatile e più creativo del mondo perché allora si potrà donare tutto questo. Quando riconoscerete l’importanza del rispetto per voi stessi, quando comprenderete che tutte le cose provengono da voi, allora potrete dare agli altri.
• L’essenza dell’educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.
• Assicuratevi di progredire e di crescere costantemente insieme ma separatamente. Ricordate che tutto cambia, soprattutto i rapporti umani, e che per mantenerli noi dobbiamo cambiare con essi.
• Noi pensiamo che essere adulti significhi essere indipendenti e non aver bisogno di nessuno. Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l’un l’altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l’uno dell’altro.
• Il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla. Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Solo chi rischia è libero. E’ necessario affrontare rischi.
• Ciò che è essenziale non è là fuori. Ciò che è essenziale è veramente dentro di voi. Se credete di poter fare le valigie e sfuggire a voi stessi, vi aspetta una grossa sorpresa. Correte a rifugiarvi sulla vetta di una montagna? Ma chi troverete una volta lì? Voi, con tutti i vostri problemi, tutte le vostre paure, tutta la vostra confusione, tutta la vostra solitudine, tutto ciò che voi siete. Quindi è ora di cominciare a cercare dove è sensato farlo. 
• La vostra responsabilità più grande è diventare tutto ciò che siete.
• Il più delle volte siete voi a porvi come ostacolo sulla strada del vostro divenire. Vi supplico: toglietevi dalla vostra strada!

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