“E’ ancora troppo giovane”.
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Alcuni genitori credono che i loro figli non sempre siano in grado di capire quando un loro comportamento possa essere inappropriato o non all’altezza della situazione, credono siano ancora troppo giovani per…
Un figlio che si dimostra ingrato o che pretende di ottenere qualcosa come se gli fosse dovuto o che risponde in modo scortese ai propri genitori, non è troppo giovane per comprendere che il suo comportamento non risponde esattamente a ciò che genitori, insegnanti e società considerano buone maniere.
Non è troppo giovane
per adottare un comportamento che si possa facilmente identificare con la buona educazione, che possa, cioè, soddisfare le aspettative della società in cui vive e rendere più facili le proprie interazioni sociali e il suo posto nella società.
In questi casi non servono regole o punizioni, serve invece suggerire un atteggiamento che produca risposte emotive e poi comportamenti adeguati ad ogni situazione.
Qualche suggerimento per gli educatori:
- trattare gli altri come vogliamo essere trattati;
- salutare con il sorriso;
- guardare negli occhi e ringraziare con una stretta di mano chi ci aiuta o ci porta un regalo;
- mantenere un tono di voce basso e calmo anche quando si è arrabbiati;
- restare modesti e essere sempre cortesi con tutti;
- parlare con i propri figli e non di loro (soprattutto in loro presenza);
- limitare l’uso del telefono e altre distrazioni quando si è in loro compagnia;
- dire qualche “no” spiegandone, con estrema calma, la ragione;
Questi sono solo alcuni dei comportamenti che un educatore deve sempre adottare, soprattutto in presenza di un minore, perché egli possa farli suoi e riproporli a sua volta.
Ci aspettiamo che il loro comportamento, il modo cioè in cui si relazionano con le persone con cui entrano in contatto e con l’ambiente in cui si trovano, sia sempre all’altezza della situazione e che ci renda orgogliosi di loro.
Quando queste aspettative vengono deluse c’è amarezza, delusione, e questa situazione può portare a inutili litigi o ad arrendersi dietro un irrealistico “è ancora giovane”.
Gli adolescenti, invece, ma anche i più piccini, sono in grado di capire perfettamente come relazionarsi in modo da non urtare la suscettibilità di chi ha cura di loro e di chi vive lo stesso ambiente familiare, scolastico, sportivo o ricreativo che sia.
Irrigidirsi o, al contrario, arrendersi e cercare giustificazioni, non produce nulla di utile, bisogna invece mostrare una soluzione adeguata ed avere pazienza; presto adolescenti e anche i più giovani, cominceranno a imitare gli atteggiamenti che gli vengono suggeriti.
L’esempio vale più delle parole ma credere che gli adolescenti non siano in grado di capire come comportarsi è una illusione, un pretesto, una inutile arrendevole scappatoia.
Fai tu stesso ciò che vuoi che tuo figlio faccia.
Sono anni delicati, in cui “plasmiamo” i nostri figli ogni giorno della nostra convivenza con loro.
- Se sei arrabbiato cerca di frenare la tua rabbia, prenditi del tempo e riparlane quando avrai superato quel momento di rabbia;
- se vuoi che sia grato di ciò che fai per lui, manifestagli la tua gratitudine anche per il suo abbraccio mattutino: ricambiare un abbraccio spontaneo senza dire nulla, come se ce lo aspettassimo, rimanda lo stesso messaggio: me lo aspetto, me lo devi.
- svegliarsi ed accoglierlo con un sorriso gli insegnerà che è il modo migliore per iniziare la giornata;
- quando fa qualcosa che non va, prima di rimproverarlo ricordati cosa accade e cosa produce in te un rimprovero rivolto a te per un errore commesso sul lavoro.
È vero che il periodo in cui i nostri figli sono maggiormente predisposti ad assorbire tutto è dalla nascita fino a sei anni, sia dal punto di vista dell’apprendimento motorio che di quello intellettivo, ma non bisogna dimenticare che tutto ciò che faremo, anche dopo, incide in modo determinante e che ogni giorno è una scoperta, un’occasione di crescita.
Non è troppo giovane.
Fino a sei anni apprenderà senza averne coscienza, poi accederà al suo pensiero logico e razionale ma sarà ancora determinante come ci relazioneremo con lui.
Sii empatico, non considerare mai nessuno “troppo giovane per…..”
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