tratto dal libro “Educa-RE” (interviste a genitori speciali)
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Mi batterò con tutte le mie forze affinché tu possa individuare e seguire sogni tutti tuoi.
Joelle, sin da quando sua figlia aveva poco più di un anno, ha voluto che trovasse autonomamente il modo di realizzare i propri sogni, cominciando dalla scelta dei suoi giochi preferiti fino alla scelta della sua attività lavorativa, del suo ruolo in questa vita e su questo mondo.
Come altri genitori, anche lei l’ha lasciata libera di scegliere i propri amici, gli studi che avrebbe intrapreso, le passioni da seguire.
Lo ha fatto perché credeva, e crede, fermamente che questo avrebbe fatto di lei una Regina.
Ha evitato in tutti i modi di fare l’errore di condizionarla più di quanto non si faccia già inconsapevolmente e perciò involontariamente.
Assaporava già dai primi anni della sua vita il piacere di immaginarla impegnata a seguire i suoi sogni e vicina alle persone che avrebbe amato e che l’avrebbero amata.
Sapeva bene che sua figlia avrebbe subìto inevitabilmente tanti condizionamenti, perciò ha voluto evitargliene altri, quelli inutili, quelli che possono solo danneggiarla o appesantire il suo bagaglio di vita.
Joelle sapeva bene, e non voleva dimenticare, che tutto ciò che le appariva la cosa migliore, non necessariamente lo sarebbe stato per la sua Regina.
Perciò l’ha aiutata a lavorare senza sosta per scoprire da sé quali sarebbero state le sue passioni e l’ha invitata a dedicarcisi dal momento in cui si sarebbe sentita pronta;
ha voluto che lei seguisse i suoi sogni sempre e comunque, battendosi con tutte le forze e i mezzi di cui disponeva.
Non ha mancato di dirle che se si fosse accorta che le sue passioni non l’avrebbero resa felice a lungo, avrebbe potuto contare sul suo appoggio per trovare tempo e coraggio per abbandonarle e sostituirle con altre.
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