LA PAURA RENDE SINCERI
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La “paura” è un processo interiore derivante da uno stimolo, possiamo dire quindi che è lo stato emotivo di chi si sente insicuro.
Processo interiore, stato emotivo, sì ma la cosa buona è che avere paura ci consente di proteggerci.
Infatti se non avessimo paura del fuoco ci bruceremmo, così come se non avessimo paura del vuoto ci schianteremmo.
Insomma ci protegge dalle minacce esterne, questo è certo.
Quando viviamo qualcosa che ci spaventa la nostra memoria subito incamera quella sensazione ed è poi pronta a mandare impulsi al cervello che, a sua volta, reagisce per proteggerci non appena si riverifica la stessa “spaventosa” esperienza.
Il cervello diventa capace di darci informazioni tali da farci ritrarre la mano (se per esempio la memoria riporta una bruciatura da fuoco) o tali da farci addirittura scappare via o addirittura pietrificarci.
Il temperamento fa la sua parte: se sei tendenzialmente fragile di certo scappi via dal pericolo;
se al contrario è dominante in te il coraggio, probabilmente la reazione sarà quella di valutare il rischio e affrontarlo in un modo o nell’altro, con lucidità e presenza; anche se il 99 % delle volte, la reazione è impulsiva, immediata.
Come ogni azione impulsiva, anche quella scaturita dalla paura ci porta allo scoperto, manifesta cioè esattamente ciò che siamo.
Possiamo dire, insomma, che la paura ci rende sinceri: fa in modo che ognuno di noi mostri davvero quello che è, proprio perché dinanzi ad una paura si reagisce senza pensarci troppo.
Reagiamo buttando fuori esattamente ciò che è dentro di noi, senza controllo o filtri o veli.
Quando siamo spaventati tendiamo a proteggerci per puro spirito di sopravvivenza ma anche mettiamo a nudo il nostro essere, scopriamo tutte le nostre carte, le nostre maschere cadono. La paura rende sinceri.
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