Tratto dal libro “Educa-RE” (interviste a genitori speciali)
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Ogni figlio è diverso. Ogni figlio è figlio unico.
Marisa dice che le aspettative dei genitori influenzano inevitabilmente il modo in cui i giovani affrontano i loro problemi e la vita.
Ha tre figli di età differenti, uno di adozione, “ma non mi ricordo quale” – dice sorridente. Dice che hanno subìto la stessa identica educazione da mamma e papà, eppure sono così diversi tra loro.
Le loro differenze
rinforzano la sua convinzione che ogni figlio va trattato in modo diverso, ognuno come fosse figlio unico, senza preconcetti e senza generalizzare.
Educare alla libertà per lei significa iniziare dalle cose quotidiane, quelle che per molti appaiono banali: per esempio ha sempre fatto attenzione a ciò che mette nel carrello della spesa e porta in tavola, ha voluto far capire loro l’importanza di nutrirsi bene nel rispetto delle altre forme viventi, della propria salute e dell’ambiente circostante, evitando sprechi e sfruttamenti.
Li ha incoraggiati
a fare sempre del loro meglio, spronati di continuo a ottenere quanto più possibile dalle proprie personali qualità, ognuno a modo suo ma nel rispetto totale di tutto e tutti.
Ha voluto fortemente che ognuno dei suoi Re trovasse un modo tutto suo di occuparsi di se stesso, in modo differente e univoco e che non fosse troppo condizionato dai fratelli o dai genitori.
Sa bene che certi condizionamenti sono inevitabili, ma lei ha voluto educarli come fossero tutti figli unici perché capissero di essere unici.
Oggi li vede diventare grandi e autonomi, li vede vivere le loro vite in estrema libertà.
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