“IL PROFETA” è una raccolta di poesie in prosa di Khalil Gibran pubblicata nel 1923. Poesie in prosa legate da un filo comune narrativo, nel quale si inseriscono tematiche differenti.
Parlando di insegnamento Gibran scrive:
Nessuno t’insegna niente se non quello che già è dentro di te. Il maestro elargisce la sua fede e il suo amore ma non la sua sapienza, non impone il suo sapere ma guida alla soglia della vostra mente. Proprio come un musicista può cantare una melodia ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo, né l’eco che rimanda il suono; come un matematico può descrivere il peso e la misura ma non può andare oltre. Insomma nessun uomo è in grado di prestare le ali a un altro uomo. Un educatore che pretende di “insegnare” tutto il suo sapere, secondo Gibran, fondamentalmente perde tutto il suo tempo, ciò avviene quotidianamente nelle aule delle nostre scuole ormai ….da sempre. Che scuola sarebbe se i docenti di matematica, di fisica, di lettere e di tutto il resto si limitassero a presentare la materia nei suoi punti fondamentali e tracciarne le linee essenziali e poi lavorassero perché ogni studente possa decidere da sé cosa continuare ad approfondire? Forse sarebbe una scuola a misura di allievo, un posto dove l’adulto è lì per aiutarti e non per giudicarti. Una sorta di luce che illumina la strada immediatamente attorno. Sarebbe fantastico e i giovani di certo amerebbero la scuola, la vedrebbero come un’opportunità e non come un passaggio obbligatorio o un trampolino verso qualcosa di cui si occuperanno solo dopo aver concluso gli studi. Nessun docente è in grado di prestare le ali a un discente ma può illuminare i primi passi di quest’ultimo verso il suo futuro, le sue passioni, il suo talento.
Nessun uomo è in grado di prestare le ali a un altro uomo
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