Se è vero che in ogni ambiente ci sono regole da rispettare, intese come regole che favoriscano una convivenza sana e rispettosa per la vita in gruppo e in società, è altrettanto vero che vanno assolutamente decise insieme (educatore e allievo), spiegate e condivise, ma soprattutto non vanno semplicemente dette o scritte ma dimostrate. L’educatore deve, con il proprio atteggiamento, dare il buon esempio.
Inoltre le regole non durano per sempre, come tutto, passano e cambiano, possono quindi essere modificate insieme e comunque vanno tollerare le eccezioni come parte integrante delle regole stesse. Non saremo certo educatori migliori se, senza considerare le possibili eccezioni, pretendiamo il rispetto totale della regola stabilita. Forse qualcuno potrà sentirsi meglio o in dovere di farlo, ma punire un “allievo” solo per aver infranto un regola non servirà ne a lui ne a noi educatori……. in fondo l’eccezione conferma la regola.
Quelle che riguardano l’igiene personale, il rispetto per l’ambiente e per gli altri andrebbero insegnate da subito, l’esempio non deve mancare sin dai primi passi di vita.
Insomma le regole ci sono, diverse in ogni ambiente, come ogni cosa subiscono variazioni nel tempo ma anche da un contesto ad un altro; bisogna chiedere che vengano rispettate ma vanno innanzitutto insegnate con l’esempio, vanno stabilite insieme ed è necessario che tutti l’abbiano capite. Se una buona regola non è accettata perché non completamente compresa non ci possiamo aspettare che venga rispettata. Non ci dimentichiamo che le regole servono soprattutto a regolare la civile convivenza e non devono assolutamente limitare la libertà del singolo più di quanto già sia nel loro DNA.
che ne pensi? ti va di dire la tua qui sotto?
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