Tratto dal libro “Educa-RE” (interviste a genitori speciali)
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È la collaborazione a esaudire i bisogni. Scegli i tuoi mentori tra coloro che rispettano i valori familiari.
A fare di suo figlio un Re, secondo Claudio, ha influito principalmente l’aver costruito un ambiente familiare caratterizzato da uno stato costante di fiducia e collaborazione:
ogni figlio deve sentire forte e chiara la sensazione che ogni bisogno può essere esaudito grazie alla condivisione,
alla collaborazione, alla disponibilità e all’aiuto reciproco, principalmente in famiglia.
Claudio ha parlato con suo figlio di cooperazione e gentilezza, già in età prescolare, perché lo ha sempre ritenuto utile, se non indispensabile,
a rinforzare i rapporti familiari e sociali e ad annullare il ricorso alla prepotenza come mezzo per risolvere conflitti.
L’ambiente familiare è stato importante, dice tornando indietro con la mente a quei momenti.
“Un ambiente in cui tutti si mostrano collaborativi e pronti ad aiutare, in cui si avvertano in modo chiaro la cooperazione fattiva e la gentilezza necessaria a mettere tutti al servizio di tutti”.
Non sempre, però, tutto dipende solo dall’ambiente in cui vive ogni figlio, sarà soprattutto importante l’impegno che il giovane metterà in campo e la scelta dell’adulto da osservare e imitare, decisivo sulla sua crescita personale;
che sia il padre, la madre o il fratello maggiore, una sorta di mentore che più di altri sia in grado di influenzare le sue azioni.
Quando il figlio è arrivato alle scuole medie, ricorda Claudio, è stato il momento di fargli capire che, qualora avesse scelto un adulto al di fuori del nucleo familiare, avrebbe dovuto propendere per modelli che rispettassero i valori appresi in famiglia.
Claudio dice che il figlio è stato fortunato nelle sue scelte e che oggi è un diciottenne capace di gentilezza,
sempre pronto a cooperare per soddisfare i suoi bisogni e quelli degli altri, ed è anche una personcina attenta e rispettosa delle esigenze altrui, un vero Re.
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