“Non sprecate IL TUO TEMPO a vivere la vita di qualcun altro”

foto travelinprogress.net
In un letto di ospedale, collegato a macchinari per la respirazione artificiale, un uomo che ha fatto del suo genio e del suo lavoro la sua straordinaria ricchezza, giunto all’apice della sua carriera ancora giovanissimo e considerato da tutti il simbolo del successo nel mondo degli affari, confessa che la sua ricchezza, la notorietà, i riconoscimenti di cui andava fiero, in quella stanza d’ospedale sono diventati improvvisamente insignificanti.
“Solo adesso ho capito – dice – che dobbiamo perseguire altri obiettivi” che non siano necessariamente correlati alla ricchezza materiale, “le storie d’amore, l’arte, i sogni. Dio ci ha dato i sensi per farci sentire l’amore nel cuore di ognuno di noi, non le illusioni costruite dalla fama”.
Aggiunge:
“I soldi che ho guadagnato nella mia vita non li posso portare con me”.
Avrebbe potuto comprare in concreto ogni cosa ma non qualcuno disposto a sopportare la malattia al suo posto. Quell’uomo era Steve Jobs, inventore della Apple, definito anche l’uomo che ha messo la tecnologia nelle mani di tutti.
Mi va di scrivere e pubblicare il suo ultimo pensiero perché lo trovo un’iniezione di vita, una scarica di forte adrenalina, nonostante la tristezza che trapela da ogni parola e lo sconforto di frasi come “non posso farci nulla” e “avrei dovuto …..e invece non l’ho fatto” che si leggono non solo tra le righe.
Il suo è un avvertimento severo e perentorio a vivere nell’amore e nel rispetto di ciò che veramente ami,
perché
“In qualsiasi fase della vita siamo in questo momento, alla fine dovremo affrontare il giorno in cui calerà il sipario”.
perciò
“fai tesoro dell’amore per la vostra famiglia, dell’amore per il coniuge, dell’amore per gli amici… Trattati bene e abbi cura del prossimo. Questa è la vera ricchezza che ti seguirà, ti accompagnerà, ti darà la forza e la luce per andare avanti. E’ tutto nel tuo cuore e nelle tue mani” .
Il 12 giugno 2005 durante il discorso di auguri ai laureandi di Stanford, una delle più famose università al mondo, Steve Jobs fece un intervento che appare quasi un testamento spirituale, durante il quale raccontò della delusione avuta in seguito al suo licenziamento da Apple. Licenziato dall’azienda che aveva fondato egli stesso, insomma una delusione enorme, ma per Jobs ogni pesante porta chiusa in faccia è stata un’opportunità per aprirne altre e a tal proposito dice:
“Sono sicuro che niente di tutto ciò che di buono ho fatto dopo il licenziamento da Apple, sarebbe successo se non fossi stato licenziato. E’ stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria. Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l’amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro sia per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l’unico modo per essere realmente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l’avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore a mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate”.
e ancora:
“Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate a vivere la vita di qualcun altro e, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. Siate affamati. Siate folli”.
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