Cosa è necessario?
Intanto capiamoci: per necessario intendiamo cosa è veramente essenziale, indispensabile, imprescindibile per te stesso/a, perché la tua vita sia davvero lo spettacolo che meriti.
Cosa è doveroso per te lo puoi sapere solo tu e se sei capace di guardarti dentro, il primo passo è fatto.
Se, al contrario, non cerchi dentro di te non lo saprai mai neanche tu.
Qualunque sia la tua età è ora di guardarti dentro per scoprire cosa è veramente imprescindibile che tu faccia per te, quali sono i tuoi talenti e quali le tue passioni (di solito coincidono). Altrimenti finirai per scoprire che è troppo tardi per rimettersi in gioco o, peggio, non lo scoprirai mai.
Ascolta quello che ti dice la pancia e non la tua mente razionale
è questo che ripeto ai miei studenti quasi ogni giorno perché è quello che avrei voluto sentire quando, ogni giorno, mi recavo a scuola.
Quante volte ci siamo sbagliati per aver preso una decisione
con il solo ausilio della ragione (mente) e ci siamo detti che in fondo lo sapevamo (lo sentivamo nella pancia, nel profondo) che non era la strada giusta ma l’abbiamo presa quella decisione perché ci siamo fatti condizionare dalla ragione, dal sentito, dalle opinioni delle persone intorno a noi.
E’ necessario imparare a “sentire” il nostro corpo e a scoprire la voce dell’inconscio, quella che viene dalle viscere.
L’importante è capire la nostra storia personale, capire come (e da cosa o da chi) siamo condizionati, cosa ci porta a dirci che non ci meritiamo qualcosa, cosa ci induce a farci bloccare dai nostri presunti limiti.
Diventa quindi indispensabile capire se c’è qualcosa che ci blocca, che ci fa credere di essere limitati o incapaci; diventa necessario capire la nostra personale radice e tirare fuori le nostre potenzialità.
Fai ciò che ami senza chiederti se ti darà un vantaggio materiale – dico ai miei studenti – non lasciare atrofizzare la tua fantasia; non tutto quello che gli adulti fanno deve essere preso come la cosa giusta da fare, il comportamento da adottare; non smettere di fantasticare, sii sempre curioso e fantasioso, inventa il tuo percorso, inventa la tua vita, immagina quello che vuoi, divertiti, sentiti e mostrati per quello che sei, non per quello che gli altri si aspettano da te. Ascolta la pancia, non dare per oro colato ciò che ti viene detto dagli altri, dai social, dai libri di storia, di scienze, di geografia o da letture di ogni tipo; poniti domande utili per capire cosa vuole il tuo inconscio, la parte di te più intima, cosa vuoi tu. Dissenti ogni volta che lo ritieni giusto.
Lo ripeto appena se ne verifica l’occasione in classe o fuori, perché è questo che ognuno di noi (educatori, essere umani adulti) è tenuto a fare in questa vita:
evitare di traghettare quella costante sensazione di avvilimento e sfiducia fino alle generazioni future.
E’ necessario ascoltare se stessi, scoprir le zone più nascoste, quelle che hai seppellito per il quieto vivere, per favorire la tua zona di confort o per chissà quale altra pigrizia.
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