CONTRO CORRENTE
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Andare contro corrente spaventa, potrebbe rendere fragili o farci sentire terribilmente soli, isolati, emarginati.
Quando fai qualcosa che va contro corrente, negli occhi di tanti intorno a te leggi una sorta di disapprovazione manifestata anche con i gesti; ti senti giudicato anche senza sentire pronunciare parole.
Chi ti guarda andare contro corrente non sempre si mostra indifferente o incuriosito, anzi ti guarda come se volesse rimproverarti (e di fatti lo fa) e se può pronuncia parole che ti esortano a cambiare idea con l’intento di riallinearti nella direzione verso la quale tutti contano che tu vada, dove tutti sono diretti.
Quando appare la voglia di fare qualcosa contro corrente
ci sentiamo combattuti perché è nella natura di ognuno di noi desiderare di essere approvati e magari anche elogiati, non vogliamo perdere il consenso altrui o, peggio, essere criticati o rifiutati.
La lotta interiore è dura e la tentazione è quella di mollare aggrappandosi a qualche scusa, perché è più facile avere intorno a noi sorrisi compiacenti che sguardi di disapprovazione.
Chi non ha mai sentito almeno una volta nella vita di voler andare nella direzione opposta allo standard? di pensare in modo diverso da quello che gli altri ritengono sia giusto o vada fatto? di avvertire una sensazione di inadeguatezza al solo pensiero di fare o dire qualcosa di diverso dalle attese altrui?
Ciò che si aspettano che tu faccia non è detto che sia la cosa giusta, non è detto che sia tu il problema.
Comportarsi in modo opposto alle consuetudini comporta dei rischi e ci vuole coraggio, ma la domanda da porsi è: “sono io a voler andare nella direzione sbagliata o, più semplicemente, …… sono nel posto sbagliato?”
Cerca il tuo posto,
cerca la tua corrente, nuota verso il tuo mare anche se questo ti costerà fatica e disapprovazione, anche se ti costerà fare a meno di qualcuno o di qualcosa che ha fatto parte della tua vita finora.
Farlo è faticoso
ma non per questo puoi o devi sentirti autorizzato a fare di tutto per evitare in qualche modo questa “fatica” a tuo figlio o a tua figlia.
Lascia che siano loro a farne esperienza, lascia che trovino la loro direzione e il coraggio di opporsi ad una corrente in cui non si riconoscono.
Dopo che la corrente li avrà travolti e ne saranno usciti non solo indenni ma più forti di prima, la sensazione che proveranno non avrà prezzo, non potrà essere spiegata e non può essere insegnata, va solo vissuta sulla pelle e fa parte della esperienza di ognuno.
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