Letizia Leviti (giornalista, scrittrice, inviata speciale e inviata di guerra per Sky TG 24) registra un audio di saluti per amici, colleghi e redazione prima di morire il 23 luglio 2016, dopo aver lottato per due anni contro un male incurabile.
L’audio contiene un messaggio forte, un invito a pensare, finché si ha il tempo per farlo, che l’errore più grande è arrivare al termine della vita e accorgersi di aver sbagliato o di non aver fatto quanto desiderato, voluto, di accorgersi di non aver amato. Sarebbe come finire la propria vita con angoscia.
Inizia l’audio dicendo: “Accidenti, non avrei voluto, pensavo di farcela come tante altre volte invece la vita non la decidiamo noi” … muore a 45 anni, non si dice certo contenta che sia finita così ma ringrazia Dio per ciò che ha avuto, “nella vita ho avuto tutto quello che potevo desiderare, forse di più, anzi, senza “forse”, DI PIU’.” Continua con un invito: “non trascurate la vostra famiglia neanche per il lavoro, il lavoro non deve dominare, niente deve dominarci, neanche la malattia, bisogna essere liberi, liberi di amare e saper amare, amare profondamente, amare il proprio lavoro, amare la propria famiglia, amare i propri amici, amare i propri nemici, arrabbiarsi, ma amare. La forza della vita, il senso della vita è solo l’amore, l’amore è ciò che spinge a fare le cose migliori. È bello sentirsi pieni, sereni, in pace con il mondo. Sentire di aver fatto quello che si voleva fare, con sincerità anche pagando un prezzo, un prezzo che non è mai troppo alto nei confronti della vita. Non sono arrabbiata, ognuno di noi ha un destino, un percorso, il mio cerchio doveva chiudersi così.” Parole che arrivano al cuore di chi le ascolta, un messaggio forte quello di Letizia. Un audio accorato, registrato con voce serena, di chi sa che il suo cerchio sta per chiudersi, di chi sta per lasciare questo mondo senza rimpianti e senza provare angoscia. Da ascoltare con attenzione e tenere bene a mente.
Dobbiamo educare ad una vita felice. Capire il valore delle cose e non farci dominare da null’altro che dall’amore. Come possiamo insegnare questo ai nostri giovani? Innanzitutto facendolo. In concreto invitandoli a osservare, ad avere orecchie e occhi critici, attenti a ogni azione e che ognuna di essa sia piena d’amore. Amore per se stessi, per gli altri, per la vita stessa che spesse volte risulta troppo breve. Facciamo passare il messaggio che per sentirsi pieni, sereni, in pace con il mondo, innamorati e felici non è necessario il successo materiale, non è necessario accumulare denaro, ci sono tante persone ricche e non altrettanto felici. Una vita si può considerare vissuta al meglio se, quando giunge al termine, non ti lascia sprofondare nell’angoscia e nei rimpianti. Avessi fatto…., avessi detto…. Avessi amato di più.
I giovani vanno invitati a vivere la loro vita nella soddisfazione totale, ogni giorno va vissuto impegnandosi principalmente ad arricchire la propria vita, ogni tappa intesa come una parte di un percorso, lungo o breve che sia, pieno di soddisfazione e necessariamente pieno d’amore. E’ l’amore senza riserve a rendere ogni vita un vero spettacolo. Come fare per aiutare un giovane a riempire d’amore la sua giornata? Arricchendo d’amore la nostra. Riempiendo d’amore ogni nostra giornata senza mai mollare un istante, sorridendo al mattino e alla buonanotte. L’amore in fondo è un sorriso. Impariamo ad affrontare il risveglio, la scuola, gli amici, le storie tristi, i silenzi, le schiamazzate esagerate e il sonno della sera, con un sorriso, senza trascurare le persone che amiamo, che ci danno amore e che hanno bisogno di amore. Senza lasciarci dominare dalla tristezza o dal lavoro, dalla scuola, da qualsiasi impegno. Impariamo a rallentare, sorridere e ripartire con slancio, impariamo a capire il valore di ogni cosa e riconoscere le cose importanti … finché si ha il tempo per farlo.
Grazie Letizia <3
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