Quattro trucchi per una vita felice
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Se hai letto l’articolo “Una riflessione sulla felicità” ora è il momento di leggere i possibili 4 pilastri su cui poggiare una vita felice. 4 trucchi che potrebbero risultarti utili e che puoi suggerire anche a chi si aspetta tanto da te.
Trucco numero 1: sii grato per ciò che sei e per ciò che hai.
Se apprezzerai ciò che sei e ciò che hai non perderai il tuo tempo a cercare di essere diverso e a volere l’impossibile.
Se qualcuno dei nostri figli o dei nostri allievi, mostrasse di non essere soddisfatto di se stesso, potrebbe per esempio non amare il proprio corpo ed essere arrabbiato per non averne uno diverso e più bello, dinanzi a questa insoddisfazione, abbiamo il dovere di far capire l’importanza di essere grati al nostro corpo per ciò che ci consente di fare. Quel corpo che non amano permette loro di abbracciare, muoversi, vivere tutte le sensazioni. Quando acquisiranno questa consapevolezza, impareranno ad essere grati per ciò che sono, per ciò che hanno e per ciò che amano.
«La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha». O.Wilde
Abbiamo il dovere di far capire loro che anche la capacità di amare è un’altra qualità per cui essere grati, se comprenderanno questo non correranno il rischio di cercare la felicità nell’essere amati. La felicità non è data da un bel corpo, dall’essere amati o dagli eventi che ci accadono ma da come accettiamo quel che siamo e da come affrontiamo gli avvenimenti della vita.
Se i giovani comprendessero quanto numerose sono le cose per cui essere grati, eviterebbero di dare alla felicità solo un valore legato ad un momento fugace.
Amarsi e accettare ciò che abbiamo e che siamo in grado di fare è uno dei pilastri portanti della nostra vita.
Trucco numero 2: lascia andare le cose che non puoi ottenere o trattenere.
Non lasciamo che l’attaccamento, alle cose e alle persone, abbia il sopravvento sulla nostra vita e su quella dei nostri ragazzi. Un giorno tante cose e tante persone potrebbero non esserci più e non possiamo permettere che queste mancanze oscurino la nostra vita e quella degli altri.
Un sano distacco dalle cose materiali e l’eliminazione del senso di possesso, oltre che del sentirsi di proprietà di qualcun altro, sono la chiave per aprire la porta alla spensieratezza e alla gioia. Diversamente ciò che non otteniamo ci procura sofferenza, esattamente come ciò che perdiamo.
Siamo troppo attaccati alle cose e ci rendiamo vulnerabili sentendoci dipendenti da qualcun altro o addirittura sentendoci appartenenti a qualcun altro, peggio, sentendo di possedere qualcuno. Dimentichiamo che non siamo di nessuno e non possediamo nessuno. Siamo tutti entità singole, nasciamo da soli e moriamo da soli.
Il nostro percorso di vita va goduto accettando che altri facciano un pezzo di strada in nostra compagnia e che prima o poi ci lasceranno. Godendo delle cose che rendono la nostra vita più comoda ma nella certezza che possiamo farne a meno in qualsiasi momento.
Saper lasciare andare le cose che smettono di essere nostre e le persone che smettono di stare con noi è un altro dei pilastri di una vita felice.
Trucco numero 3: devi essere ottimista, vedere il bello che c’è in tutte le cose.
E’ necessario educare il proprio cervello a vedere ciò che di bello c’è in tutte le cose, in tutte le persone, in tutte le situazioni. E’ un allenamento che va fatto quotidianamente. Allenarsi all’ottimismo e al cercare il bello ovunque.
Cercare il bello è un’attitudine che ognuno può fare sua, modificando il proprio punto di vista sulle cose e coltivando l’ottimismo. Una persona ottimista affronta tutto con il sorriso, contagia chi gli sta attorno e provoca eventi positivi nella propria vita.
In tutto ciò che siamo e abbiamo, ma anche in tutto ciò che vediamo e viviamo c’è del bello da apprezzare.
L’ottimismo deve prevalere sulle cose negative, deve sopprimere il pessimismo e diventare così il terzo pilastro della vita di ognuno.
Trucco numero 4: prenditi tutta la libertà che puoi.
Frasi come “non tutti hanno la libertà di fare quello che vogliono” o “non ho tempo per me” renderanno la tua vita un inferno o semplicemente una vita non completamente felice.
Devi prenderti tutta la libertà di cui disponi. Per dedicarti a te stesso e a quello che ami, anche se il tuo lavoro ti impegna tantissimo e se dopo il lavoro sei stanco ed hai voglia solo di buttarti sul letto e dormire.
Costruisciti la tua libertà dentro i numerosi impegni di lavoro e di famiglia. Se hai tanta libertà sei fortunato, se ne hai poca goditela tutta al meglio delle tue capacità. Meglio sarebbe se tu riuscissi a trovarla nel tuo lavoro e nella tua famiglia.
Preferisci il tuo benessere e trova sempre uno spazio da dedicargli. Piccolo o grande non importa. Importa che tu lo faccia. Non hai bisogno di andare in vacanza per dedicare del tempo a te stesso o per rigenerarti, disintossicarti, o per ritrovarti. Sarà sufficiente un caffè con una persona che non vedi da tanto, una telefonata per dire ti voglio bene, leggere qualcosa del tuo autore preferito o vedere un buon film, una passeggiata con un amico o in solitudine.
Sii consapevole di te stesso mentre ti godi il tuo momento di libertà. Non dimenticare che la libertà di ognuno dipende da ognuno. A nulla e a nessuno va dato il potere di manipolarla.
Essere grati, vedere il bello che c’è in tutte le cose, non sentire possesso e attaccamento e godere della propria libertà, sono i 4 pilastri su cui poggiare una vita felice. La tua.
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