Tratto dal libro “Educa-RE” (interviste a genitori speciali)
Tempo di lettura: 1 minuto
Non solo corpo
Non temere di sbagliare, puoi sempre chiedere scusa e riparare. Cura l’anima più del corpo.
Giovanna pensa di aver fatto bene a far capire al suo ometto che commettere errori è umano, ma che poi è necessario saper chiedere scusa; lo ha invitato a trovare sempre un modo per riparare, per ricominciare e al contempo per perdonare se stesso.
Sa di non essere un allevatore ma una mamma che ha il compito di fare del suo ometto la migliore persona possibile.
Dice che non basta preoccuparsi di soddisfare i suoi bisogni primari.
Troppi genitori sono sbilanciati sul corpo, troppo preoccupati di cosa e quanto i figli mangino e che abbiano un corpo sano, ma Giovanna ha voluto concentrarsi sulla sua anima e sulla sua mente.
Non le bastava preoccuparsi di non fargli mancare nulla, lei lo ha abbracciato spesso, trattato alla pari, gli ha mostrato valori importanti, lo ha baciato prima che si addormentasse e possibilmente anche al suo risveglio e in altre occasioni nella giornata; finché ha potuto gli ha letto qualcosa prima che si addormentasse, certa che questo lo avrebbe aiutato ad affrontare la notte con pensieri sereni.
Niente prediche per lui ma solo parole gentili.
Gli ha offerto alternative all’uso prolungato della tv, del computer e del cellulare, organizzando spesso un fine settimana in campagna o in montagna o al mare; ha fatto in modo che lui giocasse all’aria aperta il più possibile e che si dedicasse ad attività fisiche e creative e anche che non stesse troppo tempo sui libri di scuola.
Racconta che si sono divertiti facendo svariate attività insieme, pur lasciandolo libero di scegliere a quali dedicarsi, ma ogni volta ha avuto cura che le sue attività non fossero solo per il corpo ma utili anche per l’anima e per la mente.
Ha fatto tutto questo per lui perché voleva diventasse Re della sua vita.
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