Vivere senza lavorare
Tempo di lettura: 2 min
Si può vivere senza lavorare? Basterebbe trasformare il proprio lavoro in “passione”. Qualora non fosse possibile, si può almeno ridurre le ore lavorative?
Nonostante il tempo trascorso al lavoro, c’è chi riesce a leggere una quantità enorme di libri, chi al contrario ne legge uno di tanto in tanto e c’è anche chi riesce a leggerne a malapena uno nel periodo delle ferie e niente più.
E’ così importante leggere un numero sempre maggiore di libri? Chissà se poi li ricorderemo tutti!
Che si tratti di saggi, biografie, libri di scuola, manuali o romanzi, traiamo sempre qualcosa di importante da ognuno essi, qualcosa di utile alla nostra crescita personale in un modo o nell’altro; il vero peccato perciò è leggere un libro senza mettere in pratica quanto di interessante abbiamo colto in esso.
Quando ci imbattiamo in un autore capace di lasciarci più di qualcosa di valore, allora siamo portati a leggere ogni suo libro, articolo, recensione o intervista.
Nei libri di Andrea Bizzocchi, ricercatore, imprenditore e autore di numerosi altri interessantissimi libri, si legge il suo entusiasmo per la vita e per il tempo libero a dispetto delle ore trascorse a lavorare come un mulo ogni giorno; ogni suo libro è una sorta di manuale per cambiare la vita in meglio.
Andrea è un uomo che ha capito che più cose hai, tanto maggiori sono le cose di cui preoccuparti; un imprenditore che ha lasciato il lavoro e cambiato la sua vita quando si è accorto che il lavoro stava divorando il suo tempo libero: ha ridotto le ore dedicate al lavoro e quindi gli introiti da esso derivanti semplicemente facendo a meno di tante cose.
Una liberazione, non una privazione, garantisce egli stesso.
Se fai a meno di tante cose, lasci spazio a tanto altro e, infatti, se ti abitui a fare a meno di cose non necessarie, puoi ridurre drasticamente le ore da dedicare al lavoro a vantaggio proprio del tuo tempo libero.
L’affannarsi a comprare ogni cosa è spesso la risposta alla necessità di sopperire a qualche altra mancanza che non ha niente a che fare con le cose materiali o, peggio, la risultanza di una bassa autostima.
Andrea dice che bisogna trasformare i nostri NO in futuri SI alla VITA: dire NO ogni volta che ci assale la tentazione di comprare qualsiasi cosa; quando lo scopo della tua uscita di casa è fare un giro o una passeggiata, un’ottima strategia è uscire senza soldi in tasca per non cedere alla tentazione di comprare qualcosa di cui non hai estremo bisogno; ancora più importante, per Andrea, è pensare al denaro come alle ore dedicate al lavoro e quindi tolte al tempo libero e alla stessa vita.
Chiedersi – suggerisce – quante ore di lavoro servono per comprare quell’oggetto e riflettere sul fatto che non stai pagando solo con i soldi ma con il tuo tempo speso a lavorare e, perciò, rubato alla tua vita.
Fare a meno di tante cose che necessarie non sono, liberarsi dalla bramosia di avere sempre il meglio o sempre di più, aiuta a ridurre drasticamente le spese dando quindi più valore ai tuoi soldi che finiranno per bastare senza farti arrancare.
Un comportamento di questo tipo indurrebbe i nostri giovani a fare lo stesso, ad avere più tempo per le relazioni e meno tempo da dedicare al lavoro, a godersi pienamente la vita e il proprio tempo libero.
Vivere senza lavorare…… troppo! Si può!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.