E’ davvero la passione a muovere le cose?
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La passione è una sensazione che agisce dentro, un sentimento capace di muovere le nostre azioni. Passione non intesa come tormento o dolore, ma come partecipazione, dedizione, esaltazione di un interesse.
Se i nostri giovani fossero lasciati liberi di seguire la propria intrinseca passione, molto probabilmente finirebbero per dedicarsi all’attività più adatta a loro stessi e la loro non sarà mai solo un’attività produttiva utile per “tirare avanti”, ma un modo per realizzare i loro sogni.
Ogni genitore si augura che i propri figli, da grandi, trovino un lavoro redditizio che consenta una vita serena dal punto di vista economico. Il cuore di ogni genitore si riempie di gioia e orgoglio quando i figli s’imbattono, per fortuna o per capacità, in un lavoro che permetta senza troppe difficoltà di possedere una casa, un’auto, una famiglia, di aver cura a loro volta dei loro figli, una vita senza grosse privazioni. Chi non vorrebbe vedere i propri figli felici? Ci prodighiamo perché seguano un buon percorso di studi e siamo disposti a tutto per aiutarli ad ottenere successo dal punto di vista lavorativo. Tanto impegno è lodevole, quale genitore non lo farebbe? Chi non farebbe qualsiasi cosa per i propri figli? Proprio qualsiasi cosa?
Siamo davvero gli archi dai quali i nostri figli, come frecce, andranno dritto verso il loro futuro, attraverso la loro più intima passione? O li dirigiamo verso una nostra ben strutturata aspettativa? Ci facciamo spesso confondere dalla nostra “speranza” che tutto vada per il meglio, che tutto vada come NOI ci aspettiamo che vada. Ci carichiamo di una responsabilità troppo grande senza peraltro essere certi che sia il modo giusto.
Che possiamo fare allora? Prima di ogni cosa: chiedere quali sono le sue passioni. Aiutarli a fare pulizia, invitarli a spazzare via le cose inutili e a reperire, a tutti i costi, forza ed energia necessarie per cercare senza sosta tra le loro passioni. Dobbiamo ricordarglielo ogni giorno, con l’esempio e con le parole.
Se li lasciamo soli, impareranno presto a sentirsi vittime di una società sbagliata, di un momento storico non fortunato, finiranno con il cedere alla tentazione di lamentarsi, a prescindere, lamentarsi di tutto e di tutti. “Lamentarsi” è una delle cose da spazzare via, “concentrarsi”, invece, per capire e seguire le proprie passioni, farà di loro uomini e donne coraggiosi e felici, saranno le loro passioni a immaginare e creare la loro attività lavorativa e la loro libertà.
“Scegli un lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno, in tutta la tua vita.” Confucio
Tu come fai per capire quali sono le passioni di tuo figlio, di tuo nipote, di chi ami insomma? Scrivile qui sotto.
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